Premio Rete Critica 2023 al progetto Dance Well

Il progetto vincitore del Premio Rete Critica 2023 è Dance Well, l’iniziativa nata dieci anni fa a Bassano del Grappa (Vicenza) con l’intento di sviluppare pratiche di invecchiamento attivo tramite la danza.

La finale del Premio si è svolta questo pomeriggio a Napoli, al Teatro Bellini, partner di Rete Critica, rete informale delle testate che operano on line.

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Foto Flavia Tartaglia

Giunta alla conclusione delle due giornate, nelle quali quattro compagnie si sono alternate nel presentare i propri progetti, tutti selezionati dagli aderenti a Rete Critica nei mesi precedenti, la decisione premia il lavoro di arte e welfare territoriale di Dance Well.

La motivazione

Venti fra le principali testate italiane di giornalismo e critica on line di spettacolo, hanno espresso la motivazione del Premio 2023. Che dice così:

Partita dalla piccola provincia italiana di Bassano del Grappa, Dance Well si è distinta all’interno del panorama nazionale, attraverso un percorso decennale, per la capacità di trasformare la danza in strumento inclusivo di benessere e cambiamento della vita delle persone.

Particolarmente significativo è l’intervento all’interno di luoghi culturali e museali che porta, a una diversa relazione e percezione dell’opera artistica, anche attraverso un fertile dialogo con coreografi e coreografe di respiro internazionale, all’interno di un festival come B.Motion.

Il nostro interesse si concentra inoltre sulla straordinarietà di un progetto incoraggiato e sostenuto, fin dagli albori, dalle istituzioni locali, il che dà un segnale incoraggiante sulla possibilità della comunità politica di lasciare un segno nel presente di fronte alle difficoltà del reale”.

Dance Well - Bassano del Grappa

Collezione Dance Well

Dance Well. Muoversi assieme, per una vita di qualità

Il progetto internazionale Dance Well – movement research for Parkinson, era nato proprio dieci anni fa, nel 2013, da un’idea di sviluppo professionale di danzatori e organizzazioni che coinvolgono persone affette da Parkinson, o da altri disturbi del movimento.

Esercitata attraverso la danza, Dance Well si è ampliata a diverse comunità locali (familiari, membri della comunità anziana, cittadini, studenti, richiedenti asilo) imponendosi all’attenzione per la capacità di integrazione e utilizzo di spazi non tradizionali, spesso musei, a partire da quelli del territorio veneto, ricco di opere d’arte, come quello Civico di Bassano del Grappa.

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Lo staff di Dance Well, a sinistra Renata Savo, moderatrice dell’incontro per Rete Critica. Foto Flavia Tartaglia

I finalisti 2023 di Rete Critica

Finalisti di questa edizione di Rete Critica 2023 erano anche

– la compagnia multidisciplinare Teatringestazione, con base a Napoli, fondata nel 2006 da Gesualdi | Trono, che presentava Altofest il progetto costruito con la partecipazione dei cittadini di Napoli che ospitano nelle proprie case artisti nazionali e internazionali.

– il festival Il Giardino delle Esperidi, progetto organizzato da 19 anni a Campsirago e che si innerva nei territori naturali dell’Alta Brianza e della provincia di Lecco, e mette al centro delle proprie attività artistiche – spettacoli, residenze, cammini – l’inevitabile odierna criticità rapporto tra uomo e natura,

– la compagnia Teatro delle Bambole, formazione di Bari che lavora in maniera appartata tra teatro e performance con un suo un originale linguaggio nel quale si mescolano coraggio e visione poetica.

Roberto Canziani (robertocanziani.eu/quantescene)

I finalisti al Premio Rete Critica 2023 al Teatro Bellini di Napoli: Altofest, Dance Well, Il Giardino delle Esperidi, Teatro delle Bambole

Si svolgerà il 18 e il 19 novembre, presso il Teatro Bellini di Napoli, la finale del Premio Rete Critica 2023: due giorni di spettacoli e incontri ideati da Rete Critica e organizzati grazie all’ospitalità del teatro diretto da Roberta, Gabriele e Daniele Russo, che aprirà le proprie porte alla finale annuale del premio creato nel 2011.
Altofest, l’opera-sistema in forma di festival ideata da Teatringestazione, la compagnia Teatro delle Bambole fondata da Andrea Cramarossa, il festival di performing arts nel paesaggio Il Giardino delle Esperidi a cura di Campsirago Residenza e il progetto internazionale di danza per il sociale Dance Well: ecco i quattro finalisti del Premio Rete Critica 2023 che presenteranno i propri progetti di fronte alla giuria di critici e giornalisti teatrali che, al termine delle due giornate, decreterà il progetto vincitore del premio.

La prima giornata del Premio prenderà il via il 18 novembre alle ore 15:00,  con la presentazione della compagnia multidisciplinare Teatringestazione, con base a Napoli, fondata nel 2006 da Gesualdi | Trono, presenta Altofest. Da oltre quindici anni la compagnia, a cui si è unita nel 2007 in una collaborazione continuativa Loretta Mesiti, crea dispositivi artistici ibridi che superano le forme convenzionali, sviluppando progetti basati sulla permanenza nei luoghi, sulla condivisione dei processi, sulla relazione con i cittadini. Un’azione artistica tesa a creare lo spazio poetico sempre come uno spazio politico, a sovvertire il quotidiano per costruire momenti in cui insieme si possa mettere in discussione la prassi e allenarsi alla meraviglia. La condivisione del tempo e del luogo della creazione sono gli assi di numerosi dispositivi artistici, a cominciare da Altofest, progetto costruito con la partecipazione dei cittadini di Napoli che ospitano nelle proprie case artisti nazionali e internazionali. 

Alle ore 19:30 lo spettacolo Penelope, scritto e diretto da Martina Badiluzzi con Federica Carruba Toscano, lavoro inserito nella programmazione 2022/2023 del teatro e in scena al Piccolo Bellini. 

Domenica 19 novembre alle ore 10:00, si terrà l’incontro di presentazione della compagnia Teatro delle Bambole. Il gruppo nasce a Bari nel 2003 con la provocazione (in)formale di dare spazio alle voci dell’Arte attraverso lo studio e lo sviluppo di un nuovo metodo di approccio all’arte drammatica. Il fondatore e ideatore è l’attore e regista Andrea Cramarossa che, dopo sette anni di intensi studi personali nell’ambito soprattutto della ricerca vocale, del suono e della voce applicata al canto e al parlato, teorizza in via sperimentale un approccio all’arte drammatica mediante l’uso e la conoscenza del suono. Il “Nuovo Metodo di Approccio all’Arte Drammatica” è in continua evoluzione ed è aperto a contaminazioni e agli incontri accidentali della vita. Da vent’anni lavora in maniera rigorosa e appartata tra teatro, performance e poesia, sviluppando un linguaggio che intriga per l’impatto peculiare sulla scena, mescolando con coraggio e visione teatro, poesia, video e arte visiva.

Alle ore 11:00 il Premio Rete Critica 2023 prosegue con la presentazione del Giardino delle Esperidi Festival, uno dei più importanti festival nazionali di performing art: teatro, musica, danza, poesia, spettacoli site-specific, performance itineranti, dibattiti e concerti hanno animato la vita culturale dei comuni dell’Alta Brianza in provincia di Lecco. Organizzato da diciannove anni da Campsirago Residenza, centro di ricerca e di produzione teatrale nato nel 2008 dal gruppo Scarlattine Teatro, il Festival da sempre mette al centro delle proprie attività lo stretto rapporto tra uomo e natura con l’intento di riportare l’uomo alla propria dimensione innata, un organismo all’interno di un sistema e non padrone/manipolatore dell’ambiente in cui vive. L’esperienza nella Residenza e il Festival consentono alle compagnie, agli operatori teatrali e agli spettatori di vivere un tempo dilatato in cui ritrovare sé stessi e riscoprire il contatto con la natura, lasciando fuori ogni altro pensiero e preoccupazione. 

Chiude la giornata di incontri e dibattiti, il progetto internazionale Dance Well – movement research for Parkinson, per lo sviluppo professionale di danzatori e organizzazioni coreutiche che coinvolgono persone affette da Parkinson o da altri disturbi del movimento attraverso la danza. Negli anni la pratica si è ampliata anche alle diverse comunità locali (familiari, membri della comunità anziana, cittadini, studenti, richiedenti asilo) imponendosi all’attenzione per la capacità di integrazione e utilizzo di spazi non tradizionali (nello specifico, il Museo Civico di Bassano del Grappa). L’iniziativa, ideata e promossa, fin dal 2013, dal Comune di Bassano del Grappa attraverso il suo CSC Centro per la Scena Contemporanea, è attiva in altre 10 città italiane e dal 2022 è anche un progetto europeo sostenuto dal programma Creative Europe.

Maggiori informazioni sul sito www.teatrobellini.it 

Gli eventi sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti 

Per info: botteghino@teatrobellini.it – Tel. 081.5499688

IL PREMIO RETE CRITICA

Come ogni anno si sono svolte le votazioni per il primo turno di Rete Critica, il premio che dal 2011 raccoglie in una struttura informale i siti e le riviste di informazione e di critica teatrale. Le redazioni e i singoli critici che fanno parte di RC hanno votato per il primo turno creando così una mappatura di proposte variegata per geografie, intenti, approcci e formati. Questo è il secondo appuntamento dell’anno in cui la rete si trova a riflettere sul contesto del teatro italiano dopo Panorami Teatrali, il momento di scouting proposto all’interno di  Mitteyoung a maggio a Cividale del Friuli. I progetti che hanno ottenuto almeno due voti, e che in base al regolamento sono passati alla seconda fase, sono stati: STRABISMI, TEATRO DELLE BAMBOLE, DANCE WELL, IRENE SERINI, IL GIARDINO DELLE ESPERIDI, EMILIA VERGINELLI, QUATTROPER4, CHIARA BERSANI, TEATRINGESTAZIONE. Nel passaggio successivo, gli aderenti a Rete Critica hanno scelto tra questi nove progetti andando così a creare la selezione per le giornate finali al Teatro Bellini di Napoli.

Maggiori informazioni sul sito: https://retecritica.wordpress.com/

PROGRAMMA PREMIO RETE CRITICA 2023 | SALA PICCOLO BELLINI – TEATRO BELLINI

SABATO 18 NOVEMBRE

ore 15.00 Teatringestazione / Altofest

ore 19.30 spettacolo Penelope

DOMENICA 19 NOVEMBRE

ore 10.00 Teatro delle Bambole 

ore 11.00 Il giardino delle Esperidi /Campsirago Residenza 

ore 12.30 Progetto Dance Well OperaEstate – Bassano del Grappa
ore 17.00 premiazione

Rete Critica 2023. I risultati del primo turno

Come ogni anno si sono svolte le votazioni per il primo turno di Rete Critica, il premio che dal 2011 raccoglie in una struttura informale i siti e le riviste di informazione e di critica teatrale.

Le redazioni e i singoli critici che fanno parte di RC hanno votato per il primo turno creando così una mappatura di proposte variegata per geografie, intenti, approcci e formati. Questo è il secondo momento dell’anno in cui la rete si trova a riflettere sul contesto del teatro italiano dopo Panorami Teatrali, il momento di scouting proposto all’interno di a Mitteyoung a maggio.

Nel passaggio successivo gli aderenti a rete critica sceglieranno tra questi 20 progetti esprimendo 3 preferenze.  Verrà così formata la lista dei finalisti che si incontrerà il 18 e il 19 novembre al Teatro Bellini

I progetti che hanno avuto almeno due voti sono:

Azul Teatro

Teatro delle Bambole

Giovanni Ortoleva

Irene Serini

Collettivo Amigdala

Domesticalchimia

Hombre Collettivo

Lamantia/Beercock

Nessuno Resti Fuori

Orbita/Spellbound

Risonanze Network

Teatrop

Teatro della Contraddizione

Chiara Bersani

Dance Well

Il Giardino delle Esperidi

Quattrox4

Strabismi

Teatringestazione

Emilia Verginelli

Pdf con tutte le segnalazioni e le motivazioni del primo turno di Rete Critica 2023

*  Dopo una prima votazione la rete è stata invitata a segnalare un soggetto, tra quelli votati dagli altri, che ancora non avesse raggiunto i 2 voti. Le motivazioni si riferiscono alla prima tornata di segnalazioni.

* In foto uno degli incontri dello scorso anno, al Teatro Bellini, dedicati agli artisti finalisti

Panorami teatrali: Rete Critica fa scouting al festival MittelYoung

Cividale del Friuli, 20/05/2023 - Mittelyoung 2023 - Bar da Giordano - Rete Critica - Foto Luca A. d'Agostino/Phocus Agency © 2023

All’interno della splendida cornice di Cividale del Friuli, ospiti di Mittelyoung 2023, Sabato 20 maggio 2023 Rete Critica ha potuto confrontarsi mettendo in relazione i suoi sguardi da tutta Italia, con la solita varietà di sensibilità e progettualità che la caratterizza.

Sono state segnalate 12 realtà molto differenti tra di loro. C’è la periferia under 35 rappresentata da tre progetti: Usine Baug, collettivo che dal 2018 si è caratterizzato da un teatro a tensione civile in cui ogni passaggio creativo e amministrativo prevede in consenso unanime del gruppo. BTTF Festival, gruppo milanese a direzione under 30 che cerca di attrarre i giovani della periferia mettendo in scena le loro problematiche generazionali. Arti fragili è invece una compagnia triestina che ha sviluppato una intensa attività laboratoriale sul territorio, elaborando le proprie drammaturgie partendo da un dialogo orizzontale con la cittadinanza. 

Cividale del Friuli, 20/05/2023 – Mittelyoung 2023 – Bar da Giordano – Rete Critica – Foto Luca A. d’Agostino/Phocus Agency © 2023

Come sguardo sul circo contemporaneo è stato segnalato Quattrox4, che nel loro spazio nel quartiere di Precotto a Milano insegnano a bambini e adulti le arti circensi oltre a tenere due festival di cui uno in particolare (“Fuori Asse Focus”) si occupa proprio della promulgazione del circo contemporaneo tramite anche la partecipazione di critici in dialogo con gli spettatori. A Reggio Calabria invece viene segnalato il “Primavera MedFest”, la prima vera proposta di teatro contemporaneo per i ragazzi di Reggio, composto da vari laboratori non solo di teatro e con una forte propensione ecologista. Sempre tra i festival c’è il “GeA” (Gioiosa et amorosa) giovane realtà trevigiana che sta cercando di rielaborare l’offerta teatrale contemporanea in città valorizzando le realtà professionali, le loro drammaturgie originali sono legate al rapporto quotidiano con il territorio tramite dei laboratori creativi.

Sempre nell’ambito delle relazioni con la cittadinanza nasce nel 2016 la compagnia lombarda Domesticalchimia, con un vero e proprio teatro-inchiesta che si avvale dei temi che emergono dal quotidiano. Il quotidiano pervade anche le drammaturgie di Farmacia Zooè, progetto che a sede a Mestre dal 2006 dove gestisce lo Spazio Farma, con uno stile visivo caratterizzato da set minimali e videoproiezioni e la centralità del corpo. Sui corpi, ma in senso decisamente plurale, ragiona anche il Teatro delle bambole, compagnia con sede a Napoli che si confrontano con a grande tradizione delle arti performative prendendo fortemente ispirazione dal “Teatro delle Orge e dei Misteri” di Hermann Nitsch. 

Cividale del Friuli, 20/05/2023 – Mittelyoung 2023 – Bar da Giordano – Rete Critica – Foto Luca A. d’Agostino/Phocus Agency © 2023

Un altro progetto che porta la cifra ecologista è sicuramente Fabbrica dello zucchero, spazio multidisciplinare sul contemporaneo a Rovigo che organizza il festival “Tensioni”, incentrato per ogni edizione nel ricercare temi che emergono dalle fratture del contemporaneo. Nel mondo più “sotterraneo” sono state segnalate due realtà molto differenti tra loro: Chiara Verzola, attrice e autrice dalla formazione musicale applicata alle arti performative, che sperimenta da almeno 10 anni i confini tra musica e teatro, e Teatro della Contraddizione, sede storica di tanto teatro sperimentale italiano a Milano, sopravvissuto alla pandemia grazie unicamente al supporto del territorio, dimostrando che sebbene i metodi da piccola realtà underground, abbia creato un interesse attorno a sé che non ristagna nella nostalgia. 

All’incontro hanno partecipato Roberto Canziani, Elena Scolari, Simone Pacini, Giambattista Marchetto, Alice Strazzi, Matteo Valentini e Giuseppe Dilorenzo per Rete Critica, il direttore di Mittelyoung Giacomo Pedini oltre ad alcuni operatori del Friuli-Venezia Giulia e dello staff del festival.

(gdl)

Rete Critica al festival Mittelyoung con la seconda edizione di Panorami Teatrali

Il 20 maggio (ore 14/17) a Cividale del Friuli, in occasione di Mittelyoung “il festival più under 30 d’Europa” si terrà la seconda edizione di Panorami Teatrali a cura di Rete Critica. L’incontro è riservato agli operatori. Se vuoi partecipare scrivi a Rete Critica.

Mappatura e scouting sono azioni costanti di Rete Critica. I tre anni trascorsi hanno indebolito le pratiche di osservazione in un territorio geograficamente complesso come l’Italia. Panorami Teatrali intende ampliare la visibilità di alcuni progetti virtuosi presso un pubblico allargato di spettatori e operatori. La testimonianza dei membri della rete e brevi showcase costituiranno una sintetica carta d’identità collettiva, dalla quale potranno scaturire riflessioni attorno a nuovi progetti tesi verso il futuro.

L’evento è stato ideato per assecondare l’esigenza, più volte emersa, di una diffusione capillare della conoscenza di compagnie e artisti che operano in aree geografiche meno accessibili per alcuni membri della Rete. L’idea è di fare emergere una mappatura nazionale che tenga conto, per quanto possibile, di quanto accade su tutto il territorio italiano. 

Panorami Teatrali non costituisce in alcun modo una fase di votazione del Premio Rete Critica e non è a esso propedeutica. Piuttosto, si è pensato di approfittare di un momento di condivisione e di riflessione in presenza anche per dare una visibilità, innanzitutto interna alla rete, a realtà e progetti meritevoli che godono solitamente di minor attenzione.

12 le realtà che saranno presentate dalla Rete alla Rete: si va dal Teatro della Contraddizione di Milano all’attrice Chiara Verzola, dalle compagnie Teatro delle Bambole di Bari, Farmacia Zoo: è, FDZ La Fabbrica dello Zucchero di Rovigo, ArtiFragili, Domesticaalchimia, Usine Baug e QuattroxQuattro fino ai festival Ragazzi Medfest di Reggio Calabria, BTTF Festival, Gioiosa et amorosa di Treviso.

Teatro dei Borgia vince il Premio Rete Critica 2022

Nella sera del 6 novembre, al Teatro Bellini a Napoli, la giuria di Rete Critica 2022 – il gruppo che riunisce testate, siti, portali e blog di cultura teatrale online – ha annunciato i vincitori del Premio.

Da 11 edizioni, il riconoscimento viene annualmente assegnato all’artista, compagnia o progettualità che meglio incarnano lo spirito di innovazione e la capacità di progetto nella scena contemporanea in Italia.

rete critica 2022 - finalisti
i finalisti di Rete Critica 2022

Individuati tra una rosa di 13 nomi, selezionati un mese fa, solo tre erano i finalisti di questa edizione 2022 ospitata a Napoli: Carrozzerie n.o.t., Niccolò Fettarappa Sandri, e Teatro dei Borgia.

Domenica sera, in una seduta di intenso dibattito e valutazioni, giornalisti e blogger di Rete Critica 2022, hanno scelto di premiare :

La città dei miti del Teatro dei Borgia

La motivazione è la seguente : Per la maturità e la complessità di un progetto in grado di entrare nella vita, nelle sue pieghe più complesse e dolorose, in un lavoro di scrittura e attorialità che attualizza il senso del mito.

Da più di due anni, con un lavoro sui personaggi di Medea, Eracle e Filottete, La città dei miti utilizza il teatro, in particolare il mito classico, come leva per restituire dignità all’emarginazione e al disagio contemporanei, in tre spaccati potenti, senza letterarietà e retorica.

In ricordo di Vincenzo Del Gaudio

Questa edizione del Premio Rete Critica 2022 è stata dedicata a Vincenzo Del Gaudio, studioso di Digital e Performing Arts, docente all’Università di Salerno e nostro collega, improvvisamente scomparso proprio nei due giorni del Premio.

Articolo da https://robertocanziani.eu/quantescene/

Link alla diretta video della premiazione

*  Nella prima foto uno scatto dalla consegna del premio con il direttore artistico del Teatro Bellini, Gabriele Russo

Premio Rete Critica 2022. Il programma della finale al Teatro Bellini di Napoli

Premio Rete Critica 2022 al Teatro Bellini di Napoli:  in finale Teatro dei Borgia, Carrozzerie | n.o.t e Niccolò Fettarappa Sandri  

Si terrà il 5 e il 6 novembre 2022, presso il Teatro Bellini di Napoli, la finale della undicesima edizione del Premio Rete Critica (nel 2020 è stata organizzata una versione speciale on line): due giorni di spettacoli e incontri ideati da Rete Critica e organizzati grazie all’ospitalità del teatro di rilevante interesse culturale, che aprirà le proprie porte alla finale annuale, ricevendo così il testimone dal Teatro Stabile del Veneto. Il Premio Rete Critica viene assegnato dal 2011 e quest’anno, prima di arrivare alla finale di Napoli, i componenti del gruppo si sono riuniti in un inedito appuntamento di medio termine svoltosi a luglio a Cividale del Friuli durante l’ultima edizione di Mittelfest, un incontro aperto anche al pubblico per conoscere alcuni progetti e artisti presentati dai critici della rete e per riflettere, più in generale, sullo stato di salute della critica in Italia.

La volontà della Rete è quella di consolidare sempre di più un premio che sia un momento di incontro tra la critica, gli artisti e il pubblico, nella consapevolezza che le giornate finali debbano essere l’esito di un processo di ascolto e scouting attivo tutto l’anno. Nei primi giorni di settembre le redazioni e i singoli critici che compongono Rete Critica hanno votato per il primo turno, creando così una mappatura di proposte variegata per geografie, intenti, approcci e formati. I progetti che hanno ottenuto almeno due voti, e che in base al regolamento sono passati alla seconda fase, sono stati (in ordine alfabetico): Carrozzerie | n.o.t, Chille de Balanza, Collettivo Mine, Collettivo Onar, Controcanto Collettivo, Dance Well – movement research for Parkinson, Malmadur, Nessuno Resti Fuori Festival, Niccolò Fettarappa Sandri, Spettatore Professionista, Teatro19, Teatro dei Borgia, Tovaglia a Quadri. Nel passaggio successivo, la Rete ha scelto tra questi tredici progetti,  andando così a creare la selezione per le giornate finali napoletane. Teatro dei Borgia, Carrozzerie | n.o.t e Niccolò Fettarappa Sandri sono i tre finalisti che il 5 e il 6 novembre presenteranno i propri progetti di fronte alla giuria di critici e giornalisti teatrali che decreterà poi il soggetto vincitore.

La prima giornata del Premio prenderà il via alle ore 16 con un talk tra Rete Critica, la Direzione Artistica del Teatro Bellini, la Bellini Teatro Factory e gli operatori teatrali campani, cui seguirà alle 21 lo spettacolo Ardore al Piccolo Bellini, inserito nella programmazione del teatro diretto da Roberta, Gabriele e Daniele Russo.

Domenica 6 novembre alle ore 10, in un appuntamento aperto al pubblico, Carrozzerie | n.o.t, centro culturale diretto da Maura Teofili e Francesco Montagna, presenterà la storia e le attività dello spazio multidisciplinare romano che pone come cardine della propria direzione la creazione di nuove progettualità legate alla danza, al teatro e alle arti performative, scegliendo, come vocazione, l’accoglienza di percorsi artistici che possano trovare un tempo lento, coraggioso e lungimirante per maturare un’idea anche all‘interno di una realtà urbana complessa come Roma.

Alle ore 12 Niccolò Fettarappa Sandri, porta in scena Apocalisse Tascabile, con lo stesso Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri. Un atto unico eroicomico che con stravaganza teologica ricompone l’infelice mosaico di una città decadente e putrefatta, specchio di una defunta condizione umana. Lo spettacolo, prodotto da Sardegna Teatro, tratta della fine del mondo vista da svariate prospettive, tra le quali preponderante è quella di due giovani “scartati”, liquidati e messi all’angolo perché inutili. La fine del mondo è allora per loro quasi un’occasione di vendetta, una rivincita presa sull’indifferenza subìta. Il cambiamento è incarnato dall’annuncio profetico di questi due smaliziati apostoli under 30, che portano sulla scena con autoironia la rabbia di una generazione esclusa, così giovane eppure già così defunta.

Il terzo finalista del Premio Rete Critica, Teatro dei Borgia, presenterà alle ore 15, presso la Scuola di lingua e cultura italiana – Comunità di Sant’Egidio in via San Nicola a Nilo, lo spettacolo Eracle, l’invisibile, regia di Gianpiero Borgia, secondo capitolo della trilogia La Città dei Miti: un’azione d’arte politica verso l’umanità dimenticata – vittime di tratta, senzatetto e anziani con patologie neurodegenerative – che attraversa la città e accompagna gli spettatori nei luoghi dell’emarginazione, illuminando angoli del panorama urbano attraverso il cono di luce del Mito. Eracle, l’invisibile, dalla tragedia di Euripide, racconta il percorso parossistico dell’Essere Umano Economico, ridotto esclusivamente alla sua funzione economica. Accompagnati dalla scrittura di Fabrizio Sinisi, Teatro dei Borgia e Christian Di Domenico si sono interrogati sulla vicenda dell’eroe classico, creando un parallelismo con una figura iconica della società contemporanea: il forgotten man, il marginalizzato, il senzatetto. Una produzione di Teatro dei Borgia, in co-produzione con CTB (Centro Teatrale Bresciano) e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. 

La giornata continuerà alle 18 con lo spettacolo-evento programmato dal Teatro Bellini La Cupa di e con Mimmo Borrelli, concludendosi alle ore 22 con la proclamazione del vincitore del Premio Rete Critica 2022.

Maggiori informazioni su www.teatrobellini.it e https://retecritica.wordpress.com/

Per info e prenotazioni: botteghino@teatrobellini.it – Tel. 081.5499688

PROGRAMMA FINALE PREMIO RETE CRITICA 2022 

SABATO 5 NOVEMBRE 

H.16.00 incontro Rete Critica/Factory/operatori teatrali Napoli

21.00 Ardore (Programmazione del Teatro Bellini – Piccolo Bellini)

DOMENICA 6 NOVEMBRE 

H.10.00 Carrozzerie | n.o.t  (Progetto in finale Rete Critica 2022)

H.12.00 Fettarappa Sandri – Apocalisse tascabile  (Progetto in finale Rete Critica 2022)

15.00 Teatro dei Borgia – Eracle, l’Invisibile (Progetto in finale Rete Critica 2022)

18.00 La Cupa  (Programmazione del Teatro Bellini)

22.00 premiazione Rete Critica 2022 

CREDITI SPETTACOLI

Finalisti Premio Rete Critica 2022:

La Città dei Miti – Teatro Dei Borgia 
progetto di Elena Cotugno e Gianpiero Alighiero Borgia 
testo Fabrizio Sinisi 
arte drammatica e ricerca sul campo Elena Cotugno, Christian Di Domenico, Daniele  Nuccetelli 
ideazione e regia Gianpiero Alighiero Borgia 
produzione Teatro dei Borgia 
in co-produzione con CTB (Centro Teatrale Bresciano) e Teatro Stabile del Friuli Venezia  Giulia 
con il sostegno di Fondazione Vincenzo Casillo 
durata dell’intera Trilogia: 3 ore e 30 minuti circa

Eracle, l’Invisibile  
da Euripide 
con Christian Di Domenico 
testo di Fabrizio Sinisi e Christian Di Domenico 
consulenza sociologica Domenico Bizzarro 
allestimento spazio scenico Filippo Sarcinelli  
costumi Giuseppe Avallone e Elena Cotugno 
ideazione e regia Gianpiero Alighiero Borgia  
durata 65 minuti

Apocalisse Tascabile 
di Niccolò Fettarappa Sandri 
con Lorenzo Guerrieri, Niccolò Fettarappa Sandri 
Produzione Sardegna Teatro 
con il sostegno di Carrozzerie | n.o.t

Nel cartellone del Teatro Bellini:

Ardore 
Il Matrimonio tra il Teatro e la Vita 
da un’idea di Annalisa D’Amato 
drammaturgia Annalisa D’Amato, Elvira Buonocore, Maria Chiara Montella, Marta  Polidoro 
con Mario Ascione, Elvira Buonocore, Francesco Cafiero, Alessandra Cocorullo, Carlo Di Maro, Maria Fiore, Francesco Gentile, Rita Lamberti, Maria Chiara Montella,  Raffaele Piscitelli, Marta Polidoro, Riccardo Radice, Stefania Remino, Giuseppe  Romano, Alessia Santalucia, Gianluca Vesce 
regia Annalisa D’Amato 
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini 
con il sostegno di puntozerovaleriaapicella 
scene Lucia Imperato 
costumi Giuseppe Avallone 
disegno luci Cesare Accetta 

La Cupa 
Fabbula di un omo che divinne un albero 
versi, canti, drammaturgia e regia Mimmo Borrelli 
con Maurizio Azzurro, Dario Barbato, Mimmo Borrelli, Gaetano Colella, Veronica  D’Elia, Rossella De Martino, Renato De Simone, Gennaro Di Colandrea, Paolo  Fabozzo, Enzo Gaito, Geremia Longobardo, Stefano Miglio, Roberta Misticone scene Luigi Ferrigno 
costumi Enzo Pirozzi 
disegno luci Cesare Accetta 
musiche, ambientazioni sonore composte ed eseguite dal vivo da Antonio Della Ragione 
foto di scena Marco Ghidelli 
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini 
durata 180 minuti

I finalisti del Premio Rete Critica 2022

Il comunicato con i nomi dei finalisti per il Premio Rete Critica 2022

Teatro dei Borgia, Carrozzerie Not e Niccolò Fettarappa Sandri sono i tre finalisti di Rete Critica, il premio annuale assegnato dai siti e i blog di informazione e di critica teatrale italiani. 

La finale di Rete Critica si terrà al Teatro Bellini di Napoli il 5 e 6 novembre prossimi. I tre finalisti presenteranno i propri progetti davanti alla giuria, che al termine delle due giornate decreterà il vincitore. Gli appuntamenti saranno anche aperti al pubblico del Bellini, il teatro di rilevante interesse culturale diretto da Daniele e Gabriele Russo, che da quest’anno accoglie il Premio Rete Critica (negli anni precedenti le finali si erano svolte a Padova, negli spazi del Teatro Stabile del Veneto).

Il Premio Rete Critica viene assegnato dal 2011. Quest’anno, prima di arrivare alla finale di Napoli, i componenti del gruppo si sono riuniti in un inedito appuntamento di medio termine che si è svolto a fine luglio a Cividale durante l’ultima edizione del Mittelfest: si è trattato di una due giorni per conoscere alcuni dei progetti e artisti presentati dai critici della rete presenti e per riflettere sullo stato dell’arte della critica in Italia.

Nei primi giorni di settembre le redazioni e i singoli critici che fanno parte di Rete Critica hanno votato per il primo turno, creando così una mappatura di proposte variegata per geografie, intenti, approcci e formati. I progetti che avevano avuto almeno due voti, e che in base al regolamento sono passati alla seconda fase, erano (in ordine alfabetico) Carrozzerie Not, Chille de Balanza, Collettivo Mine, Collettivo Onar, Controcanto Collettivo, Dance Well – movement research for Parkinson, Malmadur, Nessuno Resti Fuori Festival, Niccolò Fettarappa Sandri, Spettatoreprofessionista, Teatro 19, Teatro dei Borgia, Tovaglia a Quadri.

Nel passaggio successivo, gli aderenti a Rete Critica hanno scelto tra questi tredici progetti esprimendo tre preferenze e andando così a creare la line up per le giornate finali napoletane.

 

 

Rete Critica 2022. I risultati del primo turno

Come ogni anno si sono svolte le votazioni per il primo turno di Rete Critica, il premio che dal 2011 raccoglie in una struttura informale i siti e le riviste di informazione e di critica teatrale.

Quest’anno ci sono due importanti novità: un appuntamento di medio termine che si è svolto a fine luglio a Cividale durante l’ultima edizione del Mittelfest (due giorni per conoscere alcuni progetti/artisti presentati dai critici della rete presenti e per riflettere sullo stato dell’arte della critica in Italia) e la finale che si sposta dall’abituale location di Padova (negli spazi del Teatro Stabile del Veneto) al Teatro Bellini di Napoli. Il Teatro di rilevante interesse culturale, diretto da Daniele e Gabriele Russo, ha infatti abbracciato il progetto di Rete Critica e darà la possibilità ai soggetti finalisti di mostrarsi al pubblico e alla rete.

Nei primi giorni di settembre le redazioni e i singoli critici che fanno parte di RC hanno votato per il primo turno creando così una mappatura di proposte variegata per geografie, intenti, approcci e formati.

Nel passaggio successivo, gli aderenti a rete critica sceglieranno tra questi 13 progetti esprimendo 3 preferenze e andando così a creare la line up per le giornate napoletane.

I progetti che hanno avuto almeno due voti sono (in ordine alfabetico):

  • Carrozzerie N.O.T
  • Chille de Balanza
  • Collettivo MINE
  • Collettivo Onar
  • Controcanto Collettivo
  • Dance Well – movement research for Parkinson
  • MALMADUR
  • Nessuno Resti Fuori Festival
  • Niccolò Fettarappa Sandri
  • Spettatoreprofessionista
  • Teatro 19
  • Teatro dei Borgia
  • Tovaglia a Quadri

Qui tutti i progetti proposti dalle singole redazioni con le relative motivazioni critiche

La Compagnia del Teatro dell’Argine vince la X edizione del Premio Rete Critica con Politico Poetico

È la Compagnia del Teatro dell’Argine la vincitrice dell’edizione 2021 del Premio Rete Critica, il concorso organizzato dai critici del web che il 3 e 4 dicembre è tornato al Teatro Verdi di Padova, per festeggiare la X edizione.
Politico Poetico, il progetto complessivo della Compagnia che ha portato a Padova il percorso immersivo Il Labirinto, ha toccato la giuria:

Per la capacità di creare una rete organizzativa e percorsi complessi e ad ampio raggio, in comunicazione e collaborazione con le istituzioni pubbliche, che fa del teatro (e delle sue possibili trasformazioni digitali) uno strumento politico e sociale in grado di intervenire nel tessuto cittadino; con uno specifico evidente in uno dei più fragili momenti della vita, l’adolescenza.

Dopo aver ospitato con successo le ultime tre edizioni della finale dal vivo del Premio Rete Critica, il Teatro Stabile del Veneto ha rinnovato anche per questa stagione la collaborazione con la Rete dei migliori blog italiani.
Nel corso della due giorni si sono alternate visioni e sguardi teatrali diversi e complementari, capaci di costruire un quadro particolarmente articolato. In questi ultimi anni di incertezza la Rete si è interrogata sul proprio ruolo, iniziando una mappatura dei progetti che abbiano saputo rappresentare e incarnare il cambiamento che stiamo vivendo, guardando verso il futuro per superare una fase difficile per il settore culturale. Il Premio quindi è tornato dal vivo per premiare i progetti e percorsi – artistici, progettuali, organizzativi – che abbiano messo al centro la ricostruzione di una comunità culturale, sociale e teatrale in un tempo in cui le relazioni e le opportunità per i lavoratori dello spettacolo sono state messe a dura prova.
Infatti oltre al Teatro dell’Argine in finale sul palco del Ridotto di Padova sono passati Kepler–452 con lo spettacolo Gli Altri. Indagine sui nuovissimi mostri, i Kanterstrasse con Promessi Sposi. Providence providence providence, e Residenze Digitali.

rete critica 9 34

In occasione della decima edizione del Premio Rete Critica è stato proiettato, per la prima volta in presenza, Rete Critica 9 3/4, lo short-doc sulle prime dieci edizioni, a cura di Simone Pacini, scritto e diretto da Andrea Esposito. Un’occasione per ripercorrere la storia e l’origine del Premio fin dalla sua prima edizione attraverso le immagini e le testimonianze dei vincitori e di coloro che hanno animato questo appuntamento. Nel documentario si trovano gli interventi di Oliviero Ponte di Pino, Massimo Ongaro e di artisti, compagnie e progetti vincitori: citiamo tra gli altri Gianni Farina di Menoventi (2011), Daniele Timpano (2012), Armando Punzo e Archivio Zeta (2014), Case Matte e Puglia Off (2015), Davide Lorenzo Palla e Zona K (2016), NEST Napoli Est Teatro e Mario Gelardi del Nuovo Teatro Sanità (2017), Kepler-452 (2018) e Stefano Tè del Teatro dei Venti (2019).
Alla fine della proiezione, Oliviero Ponte di Pino ha ricordato il collega e Maestro Renato Palazzi, scomparso poche settimane fa.
Ci vediamo il prossimo anno!