
Il Premio Rete Critica 2020 si articola nella segnalazione/premiazione di quei progetti che abbiano saputo rappresentare e incarnare il cambiamento che stiamo vivendo, guardando verso il futuro dopo una fase così difficile per il settore culturale. Nuove e vecchie tecnologie incontrano nuovi e vecchi linguaggi: cosa ha prodotto e pensato il mondo del teatro italiano in questo 2020? Pensiamo che Rete Critica, in virtù della sua capillarità, possa dare un contributo decisivo per non cadere nella tentazione del “tutto come prima”, nel raccontare un momento epocale e nel rilanciare verso il futuro.
9 e 3/4 perché il 2020 ci ha privato di 4 mesi di teatro e perché il binario 9 e 3/4 porta in un’altra dimensione: quella dell’immaginazione.
Le fasi del premio
- MAPPATURA: tutte le testate entro il 15 settembre indicano fino a 5 segnalazioni di progetti che abbiano rappresentato questo cambiamento (spedizione via mail a premioretecritica@gmail.com). La scelta può andare dalla telefonata allo spettacolo su zoom, dal monologo al progetto organizzativo, fino allo spettacolo vero e proprio. Non ci sono categorie ma solo un limite numerico.
- FASE 1: dopo la mappatura, passano alla fase 1 tutti i progetti con almeno 2 segnalazioni. Tra questi, le testate sono chiamate a individuare i 5 lavori per loro più rappresentativi del concetto di “Cambiamento” (votazione entro il 22 settembre).
- FASE 2: plenaria online aperta a tutti i membri di Rete Critica per discutere i 10 progetti con più voti, per determinare il programma dei giorni a Padova.
Dal 4 al 6 dicembre 2020 a Padova, ospiti del Teatro Nazionale del Veneto, Rete Critica 9 e ¾ si riunirà in presenza per riflettere sul cambiamento. Verrà organizzato un convegno con artisti studiosi e critici e si presenteranno e discuteranno i progetti finalisti.
I promossi alla FASE 2
Radio India – 5 segnalazioni
http://www.teatrodiroma.net/doc/6852/radio-indiaDiario dei giorni felici – Teatrino Giullare – 4 segnalazioni
https://teatrinogiullare.com/diario-dei-giorni-felici/Le Favole al telefono… al telefono! – Campsirago Residenza – 4 segnalazioni
https://www.campsiragoresidenza.it/spettacoli/le-favole-al-telefono-al-telefono-2/Decreto quotidiano – Michele Sinisi – 4 segnalazioni
https://www.youtube.com/watch?v=pR49qGGvhfQLapsus Urbano. Il primo giorno possibile – Kepler-452 – 3 segnalazioni
https://stagioneagora.it/produzione-liberty/lapsus-urbano-il-primo-giorno-possibile/I punti home + Home Sweet Home – Compagnia Egribiancodanza – 2 segnalazioni
https://www.egridanza.com/ipuntihome/CORPI ELETTRICI – live version – Collettivo MINE, Gender Bender e Conservatorio di Musica elettronica G. B. Martini di Bologna – 2 segnalazioni
http://www.consbo.it/home/corpi_elettriciMAD – Museo Antropologico del Danzatore – Balletto Civile – 2 segnalazioni
http://www.ballettocivile.org/it/scheda/museoantropologicodeldanzatorem-a-d/C.Re.S.Co – 2 segnalazioni
https://www.progettocresco.it/Traces of Antigone – Elli Papakonstantinou/ODC Ensemble – 2 segnalazioni
https://elli.site/projects/traces-of-antigone/IO SONO MECENATE – Css di Udine – 2 segnalazioni
https://www.cssudine.it/stagione-iosonomecenateIndifferita – Frosini/Timpano – 2 segnalazioni
https://www.youtube.com/user/fondazionetimpanoIl campione e la zanzara – Faber Teater – 2 segnalazioni
https://faberteater.com/online/spettacoli/il-campione-e-la-zanzara/Naturae. La vita mancata – 1° Quadro – Armando Punzo/Compagnia della Fortezza – 2 segnalazioni
Naturae. La vita mancata – 1° QuaNOW/EVERYWHERE teatro, danza e musica possibili (adesso) – Associazione Marchigiana Attività Teatrali (Amat) – 2 segnalazioni
http://www.amatmarche.net/now-everywhere-teatro-musica-e-danza-possibili-adessoPoesie al telefono – Menù della poesia – 2 segnalazioni
https://www.ilmenudellapoesia.com/Progetto ELP – Paola Bianchi – 2 segnalazioni
http://paolabianchi-it.blogspot.com/p/elp.htmlSantarcangelo Festival 2050 – 2 segnalazioni
https://www.santarcangelofestival.com/Tiresias – Giorgina P. Bluemotion – 2 segnalazioni
https://www.bluemotiontheatre.com/spettacolo/tiresias/2020-07-12/
TUTTE LE VOTAZIONI PER L’EDIZIONE
RETE CRITICA 9 e ¾
Altre Velocità
In ogni film apocalittico che si rispetti, l’ultimo avamposto umano a rimanere in attività è una qualche postazione radio in un luogo remoto e sperduto, che ormai trasmette a vuoto. Così – nel tempo sospeso del nostro isolamento – Radio India e in particolare Sparizioni di Muta Imago hanno svolto il ruolo di vedette sul baratro, scandagliando in varie proposte d’ascolto sia le profondità sulfuree delle coscienze che l’abissale spaesamento dello spazio cosmico. Un modo di raccontare il presente, traducendolo in segnali sonori, un modo per immaginare il futuro, o – perlomeno – di avvistarne il pallido bagliore.
Dove si può ritrovare l’incanto dell’infanzia? Il bambino apprende i segreti della lingua e con le parole intreccia un rapporto curioso: ci gioca. La sua voce addita, rimanda, allude, indica ma trascende gli eventi, la realtà. Una ventina di ragazzini danno vita nella città di Parma a un’installazione sonora, curata da Beatrice Baruffini per Insolito Festival e fruibile all’aperto con una cuffia e con gli occhi bendati. Tre dialoghi, l’uno con Dio, l’altro con Madre Natura e l’ultimo con la Morte danno vita a improbabili congetture, premonizioni e ragionamenti sublimi. Come proveniente da un tempo antico e mitico una voce bambina ritorna a occupare gli spazi della città negati e a urlare: spettatore tu hai le voci nella testa.
Decreto Quotidiano di Michele Sinisi è stata una vera sit-com webserie “da tavola” ma anche la rielaborazione artigianale della sintassi da Youtuber: camera fissa di fronte al frigo aperto, si parla di didattica a distanza, di teatri vuoti e chiese piene, con la costante presenza dei figli che via via entrano nella saga divenendo personaggi principali, infine prendendosi loro cura del padre e del suo nevrotico vuoto da teatrante senza spettacoli, in un rapporto pedagogico al contrario. Fra sagacia e critica sociale, una versione del teatro “low-fi”, fruibile ma anche realizzabile da tutti, un teatro che torna alla portata di pubblici disparati e che non ha paura di cantare la nostra attualissima, minuta, ordinaria quotidiianità.
La quarantena del Signor Zut di Michele Bandini è un radiodramma a puntate di impostazione classica. Vita e pensieri di un uomo ordinario, forse un po’ ingenuo e trasognato, come Marcovaldo. Zut esce di casa, incontra uomini e donne del vicinato, con loro intercetta i fatti di una quotidianità stralunata, prima e durante il lockdown. Poi torna a casa e legge, così i suoi romanzi diventano anche raffinati consigli di lettura per noi che ascoltiamo, e ascoltando ci sentiamo un po’ meno “distanziati”.
Ideato dalla giovane compagnia veneziana Malmadur, 50 minuti di ritardo è uno spettacolo in anticipo sui tempi, capace di esprimere un teatro sinceramente ludico, digitale, dinamico, che fa della noia una cifra stilistica e della “scomodità” una conseguenza e non un prerequisito. Due aerei in ritardo, prima una coppia di immigrati clandestini scoperti ed arrestati poco prima che il volo parta nell’indifferenza dei presenti, nell’altro aereo un ragazzo che sta per essere deportato, difeso a sorpresa da una giovane attivista per i diritti civili. Lo spazio dilatato si esprime in sala con un cronometro che segna i 50 minuti alla fine dello spettacolo, resta in scena solo lo schermo sul quale pullulano i pensieri degli spettatori in forma di chat. Lo spettacolo è finito eppure è appena iniziato.
https://www.altrevelocita.it/impertinente-consapevolezza-50-minuti-di-ritardo-malmadur/
Arabeschi
PENTESILEA composizione vocale di Chiara Guidi (Socìetas)
THE SKY OVER KIBERA di Marco Martinelli (Teatro delle Albe)
NATURAE, progetto di Armando Punzo (Compagnia della Fortezza)
RADIO INDIA, progetto concepito dalle compagnie residenti al Teatro India in collaborazione con Daria Deflorian.
FESTIVAL VETTORE UTOPIA da un’idea di Carlo Genova | una produzione: Città Sommerse Teatro
Artribune
DREAMSUQ, progetto del festival di Santarcangelo, pagina Fb
TBQ Voices, rivista online del Teatro Biblioteca quarticciolo
Radio India
CORPI ELETTRICI – live version, progetto di Collettivo MINE, Gender Bender e COnservatorio di Musica elettronica G. B. Martini di Bologna.
La piattaforma Lavorator_ della danza
Ateatro
Lapsus Urbano di Kepler_452, un tentativo intelligente e sintomatico di riflettere su quello che ci è capitato dureante le settimane del lockdown.
Il Progetto Godot di Urbino Teatro Urbano & Isia, il protocollo per gestire i flussi e il distanziamento sociale con ironia e poesia.
Cenere studio sulla Terra desolata di Quasi Anonima Produzioni, scritto durante il lockdown è stato presentato con una campagna di video realizzati dalla regista e autrice
http://quasianonima.it/gli-spettacoli/cenere/
Enciclopedia delle emozioni, il laboratorio condotto da Davide Iodice a Cagliari, con una modalità produttiva adattata alla situazione del Covid-19, organizzato per tappe progressive, da un gruppo allargato a un gruppo progressivamente più ristretto, fino a produzione finale di Sardegna Teatro
https://www.sardegnateatro.it/content/em-body-enciclopedia-delle-emozioni-laboratorio-con-davide-iodice
Il mega libretto di più di 500 pagine della Biennale Teatro in cui gli artisti raccontano come è andata e cosa si aspettano è una iniziativa meritevole. Un po’ meno che sia in formato digitale e che non sia stata coinvolta una vera casa editrice.
Bon Vivre
Faber Teater, Chivasso
Il campione e la zanzara, spettacolo in bicicletta. Per aver fatto pedalare il teatro nello spazio, tra i raggi di un racconto epico, nella scia del tempo, con guide in maschera che sfrecciano e fanno sfrecciare gli spettatori rotolando nelle città di nuovo vive
Festival L’ultima luna d’estate, Teatro Invito, Lecco/Brianza
Per aver saputo tenere uniti 14 enti locali intorno a un progetto culturale nato 23 anni fa con il teatro nella natura in un anno assai complicato per le amministrazioni, offrendo uno spazio di condivisione e di relazione intorno all’arte e alle idee.
Teatrino Giullare. Diario dei Giorni felici
Ironia ed emozioni surreali contro la banalità
Mirko Artuso – Teatro del Pane. Festival Stramare e Il Canminante
In un momento duro da un teatro privato e centro di produzione completamente autonomo è arrivato un festival di reazione che ha portato un teatro basato sulla convivialità e sull’incrocio tra teatro ed esperienze del mangiare in un borgo immerso nella natura consentendo di mantenere le distanze, ma di far ripartire una relazione di comunità. Il direttore artistico Mirko Artuso è stato anche protagonista di un percorso creativo denominato Il Canminante fatto di relazione con territorio: nel percorrere strade e argini e nell’incontrare amici, comunità, artisti complici ha costruito un percorso di recupero della socialità che il teatro incarna
Marco Paolini – Jolefilm – Filò
Marco Paolini ha scelto di mettere a disposizione la propria visibilità e un pezzo dei percorsi produttivi che erano rimasti interrotti con delle comunità teatrali e dei territori che si sono trovati in difficoltà nella ripartenza. Il suo Filò è stata un’occasione per ripartire.
Cultural Life
Voce in chat di Dario De Luca, ovvero una storia scritta e ambientata proprio durante il periodo del lockdown, e che viene “messa in scena” sotto forma di messaggi whatsapp, che arrivano allo “spettatore” nello spazio di una settimana, in diversi momenti della giornata, come messaggi di testo, vocali, foto, video. Un’idea che sa sfruttare le nuove tecnologie non solo come mezzo di diffusione del progetto, dello “spettacolo”, ma come strumenti che interagiscono con la storia, rappresentano lo strumento di racconto della storia stessa ed elemento di critica nello stesso tempo. E soprattutto creano una nuova interazione con lo spettatore, lo sorprendono in momenti diversi della giornata, creano una continuità di racconto e una curiosità nel “fruitore”, che si trova nella stessa posizione della donna destinataria dei messaggi. Un progetto particolare e fortemente innovativo.
Culture Teatrali
Theatre on a line di Cuocolo/Bosetti – Iraa Theatre
Lapsus Urbano di Kepler-452
Polis 2020 Quale teatro per il domani (festival, convegno e libro), direzione e cura di ErosAntEros
La Discoteca – Danze clandestine di Cristina Kristal Rizzo
CALL MY NAME – The Whatsapp Dance project di Fabrizio Favale/Le Supplici
Eolo.it
#LILYEADAM WEB SERIE per bambini scritta da Angela Demattè per YAK TEATRO di Varese
Radio Città Bambina a Bisceglie https://www.iltempodeipiccoli.it
Exibart
Poesie al telefono – menù della poesia
Indifferita – Frosini Timpano
lapsus urbano – Kepler452
Dance INSIDE – Giuseppe Distefano
THE MOMENTARY NOW SCHOOL OF PERFORMANCE – ZONA K
Il Manifesto.it
Futuro Fantastico – Motus/Santarcangelo Festival 2050 (progetto)
Naturae. La vita mancata – 1° Quadro – Armando Punzo/Compagnia della Fortezza (spettacolo)
Favole al telefono di Gianni Rodari – Campsirago Residenza (racconti telefonici per bambini durante il lockdown)
Fattiditeatro
Balletto Civile, MAD – Museo Antropologico del Danzatore
https://fattiditeatro.it/mad-il-museo-di-balletto-civile-a-scansano-per-teatro-nel-bicchiere/
Campsirago Residenza, Le favole al telefono… al telefono + Esperidi on the moon
http://www.liminateatri.it/?p=2909
Compagnia Egribiancodanza, I punti home + Home Sweet Home
https://youtu.be/9qVkbP0CwBo
Elli Papakonstantinou/ODC Ensemble, Traces of Antigone
Gabriele Vacis, RiAprire i teatri
Gagarin Magazine
Michele Sinisi – Decreto quotidiano (http://www.paneacquaculture.net/2020/04/23/in-streaming-davanti-al-frigo-per-decreto-intervista-dalla-quarantena-a-michele-sinisi/)
Campsirago Residenza – Favole al telefono (https://www.campsiragoresidenza.it/notizie/il-progetto-le-favole-al-telefono-al-telefono-si-estende-allestero-e-alle-scuole/)
Teatro dell’Orsa – Fiabe senza Corona (audiofiabe create ad hoc per questo progetto e diffuse gratuitamente a cadenza quotidiana, anche coinvolgendo altri narratori da tutta Italia – https://soundcloud.com/casadellestorie)
Incertezza Creativa
Rassegna NOW/EVERYWHERE teatro, danza e musica possibili (adesso), Associazione Marchigiana Attività Teatrali (Amat).
Rassegna teatrale che ha sondato efficacemente le possibilità organizzative e teatrali dell’online durante il lockdown. Progetto che ha avuto il merito di coinvolgere un pubblico vario e disposto a migliorare il suo rapporto con le tecnologie pur di partecipare agli spettacoli. Un’occasione importante per comprendere le dimensioni della liveness.
Progetto ELP di Paola Bianchi
Progetto complesso che segna rappresenta un nuovo punto di arrivo (o di partenza) nella ricerca coreografica e drammaturgica di Paola Bianchi. Progetto che si è arricchito durante il lockdown del sotto-progetto ELP | ARCHIVI DI POSTURE realizzato a distanza.
Diario dei giorni felici, Teatrino Giullare su Instagram.
Uno dei lavori più interessanti che all’inizio della pandemia ha portato una compagnia teatrale a tradurre la propria sensibilità estetica e visuale su Instagram, sperimentandone efficacemente le affordance.
Santarcangelo Festival 2050 – Futuro Fantastico.
L’edizione riveduta e corretta (necessariamente ridimensionata) del Festival che avrebbe dovuto celebrare i 50 anni si prolungherà al 2021, passando per la programmazione di dicembre, rivelandosi un’occasione di incontro, visioni e spettacoli di qualità, vero antidoto alla crisi che stiamo vivendo.
Tiresias di Giorgina P. Bluemotion
Perfetta combinazione del lavoro di Giorgina sul testo di Kate Tempest e la bravura di Gabriele Portoghese.
Krapp’s Last Post
Favole al telefono Campsirago Residenza
Corpi Elettrici – Collettivo M_I_N_E in collaborazione con il Conservatorio di Musica Elettronica G.B Martini di Bologna e il Festival Gender Bender
Decameron storie antidoti per una buona notte di Elisabetta Carosio
Lo spettacolo più bello del mondo – Teatro Stabile del Veneto – progetto a cura di Susanne Franco – video-performance Jacopo Jenna e Marco D’Agostin.
L’Oca Critica
Prima di indicare le due segnalazioni a cui abbiamo pensato, troviamo necessario specificare di non essere riusciti a presenziare ai “grandi” festival e alle “grandi” rassegne che quest’estate hanno affrontato le norme anti-Covid, anche in modo potenzialmente innovativo (Sant’Arcangelo, Centrali Fies, Cross Project…). Nella nostra selezione, comunque, abbiamo cercato di concentrarci non tanto sulle innovazioni di linguaggio o di mezzo a cui la pandemia ha costretto alcuni artisti e organizzatori, facilmente replicabili in altri contesti, quanto sul legame strutturale e specifico tra le condizioni imposte dall’emergenza e le manifestazioni segnalate.
Persone di Daria Deflorian, podcast all’interno di Radio India che, in nove puntate, restituisce nove conversazioni tra l’attrice altoatesina e, parafrasando il sottotitolo, persone di sua conoscenza che vorrebbe conoscere meglio, tutte appartenenti al mondo del teatro e della danza. Al di là degli interessantissimi spunti di carattere teatrale, letterario e filosofico, che a ben vedere potrebbero emergere da una qualsiasi intervista ben condotta, è la domesticità di queste conversazioni ad averci colpito maggiormente, i loro tempi lunghi, le loro divagazioni, possibili solo in un contesto in cui parlare ore e ore al telefono o in salotto non rappresenta un problema: non il contesto frenetico della “normale” vita lavorativa, ma quello che per i lavoratori dello spettacolo, come sappiamo, è stato fin troppo statico.
Hortus Conclusus, rassegna teatrale e culturale nata a Novi Ligure, in Piemonte, sei anni fa. Fino a quest’anno, Hortus Conclusus aveva sempre tenuto le sue manifestazioni nei cortili delle case di alcuni cittadini di Novi: il festival era infatti nato per volontà di una parte della cittadinanza, che alternava il ruolo di spettatore e quello di volontario (tecnico luci, fonico, trasportatore). La pandemia ha costretto l’organizzazione, che fa capo all’attore e regista Andrea Lanza, a spostare il festival all’interno di un unico e più ampio spazio, quello di Corte Solferino. Di questo processo ci interessa lo sviluppo di una spettatorialità diversa da quella delle passate edizioni del festival: rispetto ai cortili, il pubblico ha la possibilità di arrivare prima, di restare più a lungo, di scambiarsi aspettative e idee in uno spazio sicuro, all’aperto e, per molti, sconosciuto, possibilità che, in clima di emergenza, è generalmente diventata molto rara.
PAC
Match – confronto spettacolo tra attori, generazioni e poetiche | Teatro degli Scarti
per aver realizzato un’iniziativa pubblica omaggiando un intellettuale brillante come Alberto Arbasino interpretando il suo spirito provocatorio e acuto con incontri/scontri vivaci e finalmente dal vivo, smuovendo questioni cardine del teatro in modo dinamico e mettendo in confronto dialettico posizioni contrapposteù
Egri/Bianco | #Homesweethome
per aver saputo esplorare spazi, arredi e costrizioni di una casa facendo del corpo danzante uno strumento di indagine non solo dei luoghi domestici ma di se stesso
Tiresias | Giorgina P
Attingendo al linguaggio raffinato ma graffiante, letterario ma pop, di Kate Tempest (il poema Hold Your Own, Resta te stessa), Giorgina Pi affida ad un eclettico Gabriele Portoghese un monologo in musica dove mito e attualità confluiscono per dare voce alle angosce più ambigue, fragili e comuni degli esseri umani: rabbia giovanile, ricerca identitaria e sessuale, ribellione e paura accompagnano il rapper/indovino verso quella cecità profetica che è la più alta delle sapienze e, al contempo, si consegnano al pubblico come temi chiave di un lavoro attraversato da una forte originalità espressiva.
Teatrino Giullare | Diario dei Giorni felici
per aver creato brevissimi e surreali frame ispirati a Beckett, con attori artificiali, che hanno saputo trovare una via poetica nell’abusato mezzo video, una strada discreta e squisitamente artistica per dare un senso ai giorni di blocco da molti subiti e da pochi sfruttati per riempirli con la fantasia e con cura amorevole e ironica, cifre tipiche della compagnia
Faber Teater | Il campione e la zanzara
per aver inventato un modo che fa viaggiare insieme spettatori e attori, attori/guide del tempo in maschera e colori che portano il suono di una storia dal sapore agonistico e leggendario, pedalando per le città, in volata verso un teatro nuovo.
Il Pickwick
Le indicazioni de Il Pickwick quest’anno appartengono a un’unica traccia, allo stesso capitolo. In un tempo nel quale il teatro – inteso nella sua pratica di prossimità – è stato interrotto, ci sembra che a meritare un’indicazione debba essere ciò che re-interpreta il ritorno corporeo alla scena e alla compresenza a partire dai fondamenti concreti e irrinunciabili del mestiere. Per cui indichiamo il progetto “Cantiere Ibsen” de Il Mulino di Amleto, per aver – nel 2019 e poi nel 2020 – riunito, a proprie spese, attorno alle opere di un autore (Ibsen) decine di colleghi (registi/e, drammaturghi/e, attori e attrici, danzatori e danzatrici) per sudare, studiare, improvvisare e lavorare assieme, senza la previsione del confezionamento produttivo di uno spettacolo ma ribadendo, invece, il valore irrinunciabile del tempo “sprecato” nella ricerca fatta in sala. Indichiamo poi Lo “Stato dell’Arte”, progetto di C.Re.S.Co. che – facendo sedere attorno al tavolo ogni volta quattro artisti differenti, per ognuna delle quattro tappe annualmente previste, così inducendoli a discorrere delle proprie e delle altrui poetiche – ci ricorda quando sia fondamentale il confronto tra gli artisti, questo “incontrarci”, per dirla con Morganti, “per dirsi cos’è per noi il teatro”. Indichiamo il Mercurio Festival di Palermo, organizzato dall’associazione Babel e diretto da Giuseppe Provinzano, che si tiene allo Spazio Franco (Cantieri Culturali della Zisa) di Palermo. Perché – invitando gli artisti dell’edizione precedente a indicare i colleghi che dovranno far parte dell’edizione che si tiene l’anno successivo – genera la pratica del riconoscimento reciproco, in un settore nel quale invece tutto spinge alla concorrenza spietata, alla mera salvezza di se stessi. Infine indichiamo il Piano Be elaborato dal Teatro Bellini di Napoli per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. Perché contrariamente a quel che sta avvenendo in quasi tutti i teatri finanziati-FUS d’Italia (proposte di monologhi e nomi famosi, rassegne rabberciate o stagioni presentate come se nulla fosse accaduto) il Bellini si è messo in ascolto di questo tempo, davvero: ha modificato radicalmente i suoi spazi di scena, ridefinito la programmazione rischiando ulteriormente sul piano artistico, ha ideato progetti nuovi creativi (che accadranno dalla mattina alla notte inoltrata), ha modificato orari e modalità dell’andare in scena (riplasmando così le abitudini dei propri spettatori) e – affidando la gestione della sala Piccolo Bellini (130 posti) ad altri due teatri campani (Nuovo Teatro Sanità e Teatro Civico 14 di Caserta) – ha risposto in concreto al dramma che sarà vissuto dagli spazi off della teatralità italiana, costretti in gran parte al silenzio o a una ripresa d’attività ridotta. Insomma: il Bellini (un TRIC) ha dimostrato che un altro modo di organizzare teatro, anche in spazi così grandi e complessi , è possibile. Volendo.
Quante Scene!
IO SONO MECENATE
https://www.cssudine.it/stagione-iosonomecenate
Nel momento più restrittivo della pandemia, il lockdown di marzo-aprile, a teatri chiusi, il Css – Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, dà avvio a un’iniziativa con la quale invita i suoi spettatori a farsi Mecenati. A sostenere cioè personalmente gli artisti dello spettacolo dal vivo. A fronte delle performance online di #iorestoacasa (su piattaforma FB), i bonifici di erogazione liberale emessi dagli spettatori vengono interamente devoluti agli artisti, mentre lo spettatore può scaricarli dalle tasse con lo strumento fiscale dell’Art Bonus.
#CHENESARADINOI
https://www.gofundme.com/f/sostieni-il-progetto-quotchenesaradinoiquot
Giovani attori, appena usciti dalla scuola di formazione (la Nico Pepe di Udine) e in stallo nei mesi del lockdown, inventano un progetto di agili videoconversazioni in rete, intitolato #CheNeSaràDiNoi. Riuniti nella compagnia Artifragili convocano su Zoom (per condividere su Fb) i loro artisti di riferimento. Gli incontri permettono di approfondire dinamiche artistiche e soprattutto anche economiche, di chi lavora (ma in quel momento non può lavorare) nel settore dello spettacolo dal vivo. Hanno aderito al progetto, tra gli altri: Lino Guanciale, Marco Sgrosso, Elena Bucci, Michela Lucenti, Leonardo Lidi, Marco Lorenzi, Emma Dante, Agrupaciòn Senor Serrano, Licia Lanera, Rezza/Mastrella, Abbondanza/Bertoni, Nicola Borghesi, Tatiana Olear, …e altri ancora.
BLOSSOM – FIORITURE
http://www.cssudine.it/stagione-contatto
Css – Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia ristruttura completamente la propria stagione teatrale ideando eventi covid-time-specific strutturati a partire dalle più severe limitazioni anti-epidemia. Spettacoli che utilizzano creativamente i limiti del distanziamento, della sanificazione, del divieto di assembramento, e si svolgono all’aperto (come l’esplorazione dell’evoluzione delle nuvole – Cloudscape), coinvolgono singoli spettatori grazie a audioprotesi (come Lapsus urbano di Kepler-452), rigenerano performance (come La solitudine dei campi di cotone di Mario Martone, radiofonia reinventata dentro un percorso labirinto per i due spettatori-protagonisti)
MUSEO ANTROPOLOGICO DEL DANZATORE
http://www.ballettocivile.org/it/scheda/museoantropologicodeldanzatorem-a-d/
In tema di mancanza di respiro, sindrome ipocondriaca da contagio, effetti del distanziamento, ossessione di pareti di plexiglas e schermi di plastica, vapori e sudori, tutti inerenti alla dinamica chiuso/aperto, segnalo anche il progetto-performance M.A.D. – Museo Antropologico del danzatore di Michela Lucenti e Balletto civile, presente in questi giorni in piccoli e grandi festival della penisola dallo spezzino Fisiko! a Rovereto e Milano.
Il Tamburo di Kattrin
PanUBU (Associazione UbuperFQ)
Radio India (Oceano Indiano – Teatro di Roma)
Indifferita (Compagnia Frosini Timpano)
Recensito
Teatro delle Ariette
Teatro Cajka – Cagliari
Cuocolo/Bosetti
Michele Sinisi
Fabrizio Biselli – Teatro di Sacco
Scatola Emozionale
Universerie – la prima serie teatrale sperimentale in diretta su zoom della compagnia Amor Vacui di Padova, che ha trovato un nuovo modo di andare in scena durante il lockdown.
Diary of a move di Masako Matsushita che ha creato una sorta di archivio, un patrimonio di movimenti, gesti, coreografie tracciate da cittadini, artisticamente e socialmente connessi durante il lockdown
Esercizi di libertà di Teatro Nucleo forma di laboratorio teatro-carcere all’interno della Casa Circondariale G. Satta di Ferrara durante l’emergenza Covid-19 ha continuato a vivere attraverso il lavoro di Horacio Czertok e Marco Luciano portando avanti riflessioni e condivisioni con i detenuti-attori in forma di corrispondenza, con uno scambio di lettere affidate alle educatrici e agli educatori, proseguendo così la pratica del teatro attiva dal 2018.
Oltrepassare Oltrepassare// Azioni fuori posto di Silvia Dezulian, Filippo Porro, Martina Dal Brollo, Gabriel Garcia. Un progetto di studio per ritornare all’arte del teatro attraverso la natura rispondendo alle esigenze storiche che stiamo vivendo: porta a rallentare, a godere dei passi immersi nel verde, a rivalutare i luoghi che abitiamo con occhi e sguardi diversi.
Metamorfosi di forme mutate – Teatro del Lemming. Spettacolo che ha cambiato durante il periodo della quarantena il suo processo artistico e la modalitá di vivere il rapporto col pubblico. Ha dimostrato di essersi saputo reinventare e trovare una chiave altrettanto importante di relazione nonostante la distanza fisica.
Scene Contemporanee
CinquiNa
“Protagonista del gioco è il numero 5. Per ogni giocata venti artisti, ignari delle reciproche identità, vengono divisi dal caso in 5 gruppi, ciascuno composto da un autore/autrice, un attore/attrice, un/una musicista, uno scenografo/scenografa. Quinto componente è un elemento imprevisto, un mood da dare a tutti i livelli della composizione e affidato ai gruppi sempre con un sorteggio. Dopo la consegna, prevista entro il quinto giorno dalla formazione dei gruppi, le creazioni vengono pubblicate sui principali store musicali e condivise tramite social.”
Un progetto totalmente nuovo e in ascolto dei tempi, al di là dell’emergenza sanitaria. Tommy Grieco, Ilena Ambrosio, Chiarastella Sorrentino, Rosita Vallefuoco, Napoleone Zavatto non si sono persi d’animo e hanno messo in relazione artisti e competenze che non si sarebbero mai incontrate. Una sorta di Tinder della creazione artistica, dove il caso è solo la molla che innesca incontri virtuali fra attori, scenografi, drammaturghi che condividono la passione fervente per il teatro. Un progetto ambizioso, ma non pretenzioso, che ha dato vita sulle piattaforme musicali di streaming on demand a una ricca offerta di corti drammaturgici sonori, incredibilmente belli.
Contagi DiVersi – Pronto, chi parla? Risponde una Poesia per farci Compagnia dell’associazione Il Menù della Poesia
Un progetto esemplificativo di questo tempo, con cui l’associazione Il Menù della Poesia ha ricercato comunque un confronto, senza timore; costruendo una relazione diretta, viva, con il pubblico, ricordandoci di cosa è fatto il teatro.
Poesie al telefono che hanno nutrito l’anima a metà marzo in occasione della Settimana della Poesia, il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo; la raccolta fondi, terminata lo scorso 13 aprile, ha raccolto oltre 10.500 euro e fatto recitare al telefono oltre 1.200 poesie.
Il #decretoquotidiano di Michele Sinisi
Il teatro fatto in casa da Michele Sinisi e famiglia, prodotto da Sia srl, non è una semplice webserie. È un mettersi in ascolto con ironia e disincanto del presente più immediato e casalingo, più universale e quotidiano. Il teatro fa i conti, come ai tempi di Eduardo, con i rapporti famigliari e la vita, i paradossi, le domande che un artista dovrebbe porsi ogni giorno. È lo spettacolo, lo stupore, della semplicità in un momento complesso.
Stratagemmi
Teatrino Giullare, Diario dei giorni felici
Now / Everywhere di AMAT
Paola Bianchi progetto ELP
Radio India
Traces of Antigone di Elli Papakonstantinou
Teatro & Critica
Radio India: per la prontezza con cui il gruppo di Oceano Indiano, Francesca Corona e Daria Deflorian hanno saputo immaginare un’alternativa al silenzio cercando di rimodulare i linguaggi radiofonici attraverso una sensibilità teatrale e performativa.
Io sono mecenate del Css di Udine: per l’alto valore etico di una progettualità a distanza ma che da subito ha voluto porre l’attenzione sulla questione della sostenibilità economica degli artisti.
CRe.S.Co: per il lavoro di intermediazione con il governo e le istituzioni, per il lavoro di informazione sullo stato di questa relazione. Una segnalazione che simbolicamente vuole evidenziare gli sforzi di tutte e tutti coloro che si sono battuti per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo.
Residenze digitali (Kilowatt/Capotrave, Armunia, Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT e la Cooperativa Anghiari Dance Hub) per il tentativo di cercare nuovi linguaggi digitali da promuovere attraverso il meccanismo del bando dedicato agli artisti delle performing arts.
Theatron 2.0
Il campo innocente
Parole sul corpo + Guarda fuori Crib
L’ultimo nastro di Krapp #HOMEDITION
Beyond Borders Instabili Vaganti
Litura Alessandro Paschitto